Il freddo, la pioggia, la neve, ma anche la calura eccessiva possono compromettere la corsa all’aperto, ecco dunque l’alternativa del tapis roulant per non essere mai costretti a interrompere l’allenamento. Ad alcuni potrebbe sembrare noioso correre tra le pareti domestiche, ma questo attrezzo si rivela quanto mai utile, non solo per non interrompere gli allenamenti, ma anche per variare il tipo di lavoro muscolare.
Il runner si trova infatti su un nastro in movimento che non porta ad alcun avanzamento orizzontale e ciò costringe a velocizzare il contatto con esso, ne deriva una minore propulsione e quindi un minore lavoro per i muscoli della coscia (muscoli ischio-crurali), ma un maggiore coinvolgimento di altri muscoli altrettanto importanti, i muscoli dell’anca. Il tapis roulant favorisce quindi un potenziamento di questa parte del corpo e può essere utilizzato come complemento dell’allenamento all’aperto oppure sostituire addirittura completamente l’attività in ambiente esterno perché, chi ama la corsa, ama correre sempre e comunque, non importa se nel comfort di casa o su un tracciato esterno.
Non sono pochi i vantaggi che derivano dall’utilizzo del tapis roulant, i movimenti e le sollecitazioni cardiache e respiratorie sono le medesime della corsa tradizionale, con il vantaggio che la consolle permette di monitorare costantemente tutti i parametri, dalla frequenza cardiaca alle calorie bruciate, senza dimenticare una rilevazione perfetta e completa del tempo e della velocità, che consente di impostare in modo ottimale un ritmo di corsa individualizzato.
Il contatto con la pedana è meno traumatizzante di quello tipico di un tracciato all’aperto e permette al piede di ammortizzare urti e sollecitazioni in modo migliore, si può quindi ben comprendere quanto questo attrezzo possa rivelarsi utile. Ogni runner può personalizzare il proprio allenamento scegliendo tra i diversi programmi disponibili.
Usato nel modo opportuno e con postura corretta, il tapis roulant permette anche di migliorare l’endurance. La posizione ideale è al centro del nastro, durante il movimento non si deve mai appoggiare il tallone e, naturalmente, non scordarsi di bere regolarmente. Grande attenzione va posta alla respirazione: inspirare con il naso ed espirare con la bocca in due tempi della medesima durata. Una volta comprese queste semplici regole, si può iniziare l’allenamento.
Ecco uno schema-tipo per sedute dai 40 minuti all’ora che possono essere ripetute con cadenza almeno bisettimanale.
- Fase di riscaldamento con camminata veloce o corsa leggera (10-15 minuti)
- Fase di corsa a ritmo regolare (25-35 minuti)
- Fase di defaticamento con camminata veloce o corsa leggera (5-10 minuti)
Un allenamento di questo tipo può essere diversificato allungando i tempi della corsa veloce, accorciando la fase di riscaldamento o ancora suddividendolo in più blocchi, il tutto naturalmente secondo gli obiettivi che si è posti.
@ Redazione RW